La Corte Suprema dell’Arizona conferma il divieto quasi totale dell’aborto
La Corte Suprema dell’Arizona ha inferto un duro colpo all’accesso all’aborto nello stato stabilendo che una legge vecchia di 160 anni che vieta quasi tutti gli aborti deve essere applicata. Con una decisione 4-2, l'alta corte ha annullato la sentenza della corte d'appello. Ciò aveva bloccato l’applicazione del divieto pre-statale sulla procedura.
La legge dell’era della Guerra Civile vieta l’aborto in qualsiasi fase della gravidanza. Tranne se necessario per salvare la vita della madre. I gruppi per i diritti riproduttivi hanno sostenuto che è stata sostituita da una legge del 2022 approvata dal legislatore statale. Che vietava l’aborto dopo la 15a settimana di gestazione. Tuttavia, la Corte Suprema dell’Arizona ha stabilito questa settimana che la nuova legge non può annullare il vecchio divieto.
Reazione alla sentenza
La sentenza della Corte Suprema dell'Arizona ha suscitato l'indignazione dei sostenitori del diritto all'aborto. Il governatore Katie Hobbs ha definito “oltraggioso” che sia il governo a dettare le decisioni mediche. E ha promesso di continuare a lottare per proteggere i diritti riproduttivi. Anche il procuratore generale Kris Mayes ha criticato la decisione, affermando che nessun medico o donna sarà perseguito in base al divieto “draconiano” mentre lei rimarrà in carica.
I gruppi per i diritti riproduttivi hanno promesso di continuare a contestare la sentenza nei tribunali di grado inferiore e stanno raccogliendo firme per un provvedimento elettorale che chiederebbe agli elettori di modificare la costituzione dello stato per proteggere l’accesso all’aborto. La battaglia sulle leggi sull’aborto in Arizona probabilmente continuerà anche nel prossimo anno.